Tag: Veneto Banca

  • Secondo comunicato richiesta danni Popolare di Vicenza-Zonin

    Orgogliosi di essere copiati e seguiti nei comunicati anche da altre associazioni ci spingiamo oltre.

    I quasi 2 miliardi di richiesta danni ai vecchi amministratori sono un’inezia se consideriamo solo il danno di immagine che ha portato la banca a perdere oltre 8 milardi di raccolta. Sono un’enormità, invece, rispetto ai rimborsi a 9euro offerti ai soci per un totale di soli 600 milioni. La banca chiede molto di più di ciò che offre ai suoi soci a cui invece offre solo le briciole.

  • INFORMIAMO

    Informiamo che il 4 feb 2017 la nostra associazione ha fatto un’assemblea generale che riguardava diversi temi:

    • situazione delle banche popolari
    • opportunità dei ristori
    • e, infine, situazione cause e scavalcati

    Se non siete riusciti a partecipare o non avete capito gli argomenti trattati non importa. Potete con pazienza contattarci, ma non dite che non vi abbiamo informato.

    Evidenziamo inoltre a tutti gli associati, che la nostra associazione è composta da soli azionisti, direttivo compreso e che sono tutti volontari. Chi vuole trattamento ad-personam, lungo e approfondito tutti i giorni, consigliamo si rivolga direttamente a uno studio di avvocati.

  • Un momento delicato

    Stiamo vivendo un momento delicato per molti di noi dove non possiamo dirvi cosa conviene, se accettare o meno il 15% …
    Noi non giudichiamo chi accetta, ma giudichiamo l’offerta, indegna e irrispettosa.
    Ovvio che, chi non aderisce, se vuol essere ristorato, deve fare causa.

  • Una previsione concreta

    Un’associazione di veggenti si spinge a prevedere il futuro.

    Siamo sicuri che la Banca chiuderà le transazioni anche se non raggiungerà il famigerato 80% che continua a sbandierare per tutta Italia e in tutti i giornali compiacenti. Poi vi spiegheremo perché.

    Firmato: “Noi che credevamo nella BpVI” (e anche in Veneto Banca).

  • La banca fa i conti senza l’oste

    La banca fa i conti senza l’oste

    Dopo l’ammissione di colpa di un comportamento poco trasparente nella gestione degli istituti dimostrato dalla volontà di rimborsare i soci risparmiatori, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca fanno i conti senza l’oste spacciando un’operazione commerciale, come quella proposta in questi giorni dei ristori, per una responsabile azione sociale di riscatto.

    L’operazione messa in campo
    per noi è ingiusta e iniqua.

    I piccoli-medio risparmiatori che hanno creduto nei due istituti veneti affidandogli soldi veri, rivogliono soldi veri senza se e senza ma. Troppi i vincoli e le procedure per un rimborso gridato ma, realmente, non voluto. La miseria la lasciamo ai miseri.

    Noi dell’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca”, continuiamo in maniera sempre più convinta e tenace la nostra lotta.

    Abbiamo aspettato di avere dati certi e l’incontro di oggi con i vertici di BPVI prima di esprimere il nostro parere.

    Non vogliamo l’elemosina da chi ha stuprato il nostro territorio, ha abusato della nostra fiducia e ci ha sottratto i nostri risparmi.

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