Tag: Luigi Ugone

  • Ieri a Vicenza i risparmiatori di “Noi che credevamo…” … con Salvini… e Zaia

    Con l’aiuto del Presidente Zaia, ieri a Vicenza abbiamo parlato nuovamente con il neo Ministro Salvini di banche e di risparmio.
    Abbiamo convenuto sulla necessità di ristorare i cittadini azzerati dalle banche e che il fondo esistente, voluto da Baretta, dal PD e da qualche associazione compiacente, non rappresenta gli interessi dei risparmiatori per i troppi limiti di accesso e capienza.
    Ci siamo lasciati con la promessa di vederci nuovamente a Roma non appena il Governo diventerà pienamente operativo…
    Se ci deve essere risarcimento deve essere per tutti.
    Ora abbiamo bisogno del sostegno leale di tutti i risparmiatori di buona volontà …

    Associazione “noi che credevamo …”

  • Oggi incontro con delegati Lega

    Dopo l’incontro con Salvini, l’associazione “Noi che credevamo…” oggi, verso le 19:00, incontra alcuni delegati della Lega per discutere i punti di un nuovo Fondo più ampio per i risparmiatori delle banche che riguardi non solo le persone fisiche ma anche le attività commerciali e le aziende incappate in questa vicenda.

  • Le “sofferenze” di Gianni Zonin

    https://www.vvox.it/2018/03/08/domenico-zonin-mio-padre-soffre-bpvi-ci-ha-danneggiati/

    Dott Domenico Zonin,
    rispondo a lei come al fratello che dalle pagine di quotidiani Nazionali ( MOLTI DEI QUALI SI GUARDANO BENE DAL PUBBLICARCI ) continuate in un azione giustificativa che risulta come l’ennesimo smacco alla sensibilità dei risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza…

    Prendiamo atto comunque che lei stesso definisce Gianni Zonin un accentratore… che lo è sempre stato sia in famiglia che in azienda … questo conferma ciò che molti sostengono con noi sul fatto che mai ha voluto ascoltare critiche in assemblea dei risparmiatori della banca e che, visto il ruolo e la personalità, non poteva non sapere ciò che stava accadendo.

    In ultima analisi, per non scendere in un dibattito che sarebbe opportuno fare pubblico, da sottolineare la battuta sulla sofferenza che lo stesso …Gianni… starebbe patendo oggi … sofferenza che non può che essere morale visto che di certo la perdita delle azioni non lo ha minimamente intaccato o impoverito economicamente… cosa che invece è capitata a decine di migliaia di famiglie che patiscono e soffrono non solo per la beffa morale, ma anche quella economica che in alcuni casi è gravissima tanto da compromettere la serenità familiare e futura.…

    Molti di quei soldi erano sudore e sangue di gente onesta che non gira con la scorta e l’autista… eppure molta di questa gente continua a lottare soffrendo per chiedere VERITÀ e giustizia in questa vicenda e Noi dell’associazione “Noi che credevamo nella BPVI” …con loro …

    Luigi Ugone,
    Presidente associazione “Noi che credevamo nella BPVI”

  • Oggi riunione Associazione “noi che…”

    Oggi, 27 Ottobre 2017 ore 12:45, riunione Associazione “noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza” e in Veneto Banca per parlare dell’emendamento a favore di tutti i risparmiatori coinvolti nel crack Banche Venete. I senatori convenuti lavoreranno a delle proposte di concerto che riporteranno Ven 3 novembre alle 13:00 alla sede dell’associazione.

     

  • Primo incontro con il Presidente Gentiloni

    Con la collaborazione delle istituzioni vicentine, è avvenuto oggi il primo incontro tra associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca”, Luigi Ugone, Mario Zambon, coordinamento “don Torta”, avv. Andrea Arman, il Sindaco di Vicenza e il Presidente del Consiglio Gentiloni.

    Oggetto dell’incontro la situazione dei risparmiatori delle Banche Venete. L’associazione “noi che credevamo…” ha ufficialmente chiesto al Presidente l’inserimento nella finanziaria di due miliardi di euro a ristoro di tutti i risparmiatori vittime dei due crack veneti.

    L’associazione ha ben sottolineato la necessità di ristorare tutti i risparmiatori. Siamo infatti contrari a qualunque fondo vittime con arbitro come sponsorizzato da una associazione filogovernativa poiché, come spiegato al Premier, considerando la vicenda nella sua totalità, visti i documenti in nostro possesso è impensabile lasciar fuori qualsivoglia risparmiatore da un’azione di ristoro oggi obbligatoria.
    Non ci facciamo ingannare dalle parole. Se soldi ci devono essere, ci devono essere per tutti.

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