Domani, 2 Ottobre 2018, a Roma presso la suprema Corte di Cassazione si terrà l’udienza in Camera di Consiglio per decidere sull’istanza di rimessione del processo per legittimo sospetto sollevata dagli imputati Giustini, Marin, Zigliotto e Zonin, i quali sostengono che a Vicenza non vi sia un clima sufficientemente sereno per giudicarli in modo imparziale e per questo chiedono che il processo sia trasferito a Trento.
L’associazione “Noi che credevamo nella banca popolare di Vicenza” sarà presente per opporsi a tale richiesta secondo molti infondata e chiedere che il processo penale rimanga a Vicenza poiché sarebbe un ulteriore schiaffo e perché aumenterebbe tempi e costi per i risparmiatori.
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Nessuno ne parla eppur si muove

I media ne parlano poco e ne danno poco risalto, ma abbiamo visionato i documenti del nuovo processo penale a Vicenza che riguarda gli stessi imputati (Zonin & C) del primo processo.I capi di imputazioni che ci sono li riteniamo interessanti e crediamo sia un’opportunità per tutti i risparmiatori incappati nelle vicenda popolari venete.
Invitiamo tutte le associazioni a considerare l’opportunità di costituirsi con i loro associati.
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Richieste di sequestro
Questa mattina abbiamo depositato al GIP di Vicenza richiesta di sequestro per oltre 51 milioni di euro nei confronti degli imputati del processo banca popolare di Vicenza .
Altre richieste di sequestro verranno presentate dai legali che assistono i nostri associati nei prossimi giorni. -
Ecco come funzionavano i controlli in Popolare di Vicenza…. e la tua banca ….è sicura???
Se le ispezioni si limitano a semplici richieste di documenti da parte degli ispettori, quanti Zonin si possono nascondere nei CdA delle banche?


VICENZA. Chiuso anche l’ultimo filone d’inchiesta su Bpvi, quello relativo al solo reato di ostacolo alla Vigilanza nei confronti di Consob con riferimento all’aumento di capitale del 2014 (è il fascicolo tornato da Milano). La Procura di Vicenza ha completato le indagini contestando agli otto indagati (Gianni Zonin, Samuele Sorato, Emanuele Giustini Andrea Piazzetta, Paolo Marin, Massimiliano Pellegrini, Giuseppe Zigliotto e Bpvi in liquidazione) nuove violazioni: l’ostacolo alla Vigilanza è stato esteso infatti anche a Bce e Bankitalia relativamente all’ispezione del marzo-agosto 2014 denominata “Asset quality review”. In pratica gli ex vertici dell’istituto berico avrebbero omesso comunicazioni importanti agli ispettori e in particolare non avrebbero riferito dei finanziamenti per l’acquisto di azioni proprie (728 milioni di euro) e delle relative lettere della banca che si impegnava al riacquisto o a garantire un rendimento.
Gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare le memorie difensive, successivamente la Procura deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio. I pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, titolari dell’inchiesta sul tracollo, chiederanno quindi di unificare il procedimento a quello principale per il quale è in corso l’udienza preliminare. L’unificazione potrebbe avvenire già in fase di preliminare oppure, più probabilmente visti i tempi, in sede di dibattimento; la terza soluzione è quella di un processo Bpvi bis.
Intanto l’udienza di questa mattina sarà dedicata alle eccezioni delle difese degli imputati. E sempre oggi, davanti alla casa di Zonin si terrà un presidio del M5S nell’ambito del “tour” che ha come tappe i luoghi della crisi bancaria veneta. (s.t.)
