On.
Sig.
Ministro,
leggiamo in queste ore agenzie in cui Lei dichiara che il bail-in che ha messo in ginocchio il sistema del risparmio, è stato imposto dalla Germania al Governo Letta in cambio di flessibilità sullo spread.
Questo accordo suicida ha comportato non solo un danno al sistema bancario italiano come Lei fa trasparire, ma soprattutto l’azzeramento dei risparmiatori, ergo, e noi lo sosteniamo da anni, siamo tutti vittime.
A questo punto rimettiamo al mittente anche le accuse, uscite nelle
ultime ore che, se gli indennizzi non sono ancora partiti, sia colpa
delle modifiche volute alla norma dei rimborsi per i risparmiatori.
Facciamo pace con le idee e cerchiamo di essere coerenti TUTTI e, se
siamo vittime di un ricatto, perché non ha scritto subito una norma
che garantisse veramente a tutti un giusto indennizzo?
Come mai dal Suo Ministero è uscita una prima bozza di Legge per i
risparmiatori che era la brutta copia del vecchio decreto Baretta del
Pd, una norma per pochi e che garantiva inoltre impunità ai
responsabili dei crack bancari? Se avesse scritto subito una Legge
giusta per tutti senza se e senza ma, senza arbitrato Consob e altre
lungaggini, allora si, caro Ministro, ad oggi i rimborsi sarebbero
già iniziati e i risparmiatori si sentirebbero più tutelati. Questo
è il vero ritardo che oggi alla luce di quel che lei dichiara non
capiamo.
A questo punto esigiamo e attendiamo più coerenza tra le
dichiarazioni e i fatti vogliamo che TUTTO il parlamento si faccia
carico di approfondire la questione perché non siamo numeri, siamo
persone e quello che Lei tecnicamente chiama bail-in noi lo chiamiamo
azzeramento del risparmio e del sudore di migliaia di oneste famiglie
e se siamo stati gli agnelli sacrificali a nostra insaputa di un vile
ricatto sovranazionale abbiamo diritto di sapere.
Cordialmente
Luigi Ugone, presidente Ass. “noi che credevamo…”
documento originale:
https://noichecredevamo.com/docs/2019_02_28_lettera_aperta_al_Ministro_Economia_e_Finanze_Giovanni_Tria.pdf