Primo Decreto Attuativo… Primo passo

Primo Decreto Attuativo… Primo passo

Recepiamo e leggiamo in queste ore il Decreto Attuativo sulle modalità di accesso per quanto riguarda il F.I.R., Fondo Indennizzo Risparmiatori.

Notiamo con favore che le limature che abbiamo chiesto nel secondo incontro avuto a Palazzo Chigi da noi e dal Coordinamento don Torta a Roma lo scorso 19 aprile, sono state in parte inserite.

Tra queste, importante l’apertura ai vecchi soci che c’è all’interno del Decreto mediante il riconoscimento del danno nelle tipizzazioni rispetto la concentrazione azionaria investita oltre il 50% e le false comunicazioni, apertura che va al di là del puro misselling che era stato approvato, ad occhi chiusi, dalle 17 associazioni in prima battuta nel primo incontro dell’8/4 sempre a Palazzo Chigi.

Inoltre avevamo chiesto che le tipizzazioni non fossero esclusive e vincolanti e così risulta dal Decreto Attuativo.

Tutto questo permetterà a molti risparmiatori storici e non ad arrivare di ricevere il 30% che il Fondo mette a disposizione.

L’unica nota che ci lascia ancora con il fiato sospeso sta nel fatto che il tetto per il forfettario rimane fermo ai 100.000€, probabilmente in attesa di risposta dell’Europa per l’innalzamento a 200.000€, risposta che speriamo arrivi nei prossimi giorni così da avere una operatività più completa del fondo rispetto ai risparmiatori delle Banche Venete.


Funzionari … funzionali … ma a chi ?

Apprendiamo in queste ore di un carteggio con la Commissione Europea da tecnici del MEF contenente considerazioni negative sulla legittimità del F. I. R. (Fondo Indennizzo Risparmiatori), pugnalando così le spalle la norma che tutela le famiglie dei risparmiatori azzerati dalle banche.
Non credendo assolutamente negli allarmismi, perché infrazione c’è quando europa sanziona… ci chiediamo, da cittadini che pagano le tasse, come agiscano questi ligi funzionari dei Ministeri e nell’interesse di chi,
se solo della loro coscienza, della loro funzione, o di qualche organismo europeo.
Per certe non agiscono nell’interesse del Paese e dei risparmiatori che con le tasse pagano gli stipendi a questi tecnici di sistema.
Infine vorremmo sapere quanti ligi funzionari pubblici francesi hanno boicottato l’annuncio del presidente Macron di superare la soglia del 3%?!?
Invidiando oggi alla Francia per molti versi non solo la forza dei gilet gialli… la bellezza della gioconda… ma anche i funzionari che sanno stare dalla parte di chi ogni giorno fatica per pagare loro lo stipendio!



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