Ci sorprendiamo nel leggere da vari mezzi di informazione che le associazioni riunite per il NO vengano intercettate non tanto per la qualità del servizio quanto per la povertà dell’informazione visto che tutte le associazioni, anche se non nominate, si sono ritrovate sabato pomeriggio dopo la presentazione del loro piano industriale in un Wine Bar della provincia di Vicenza dove anche noi eravamo presenti e possiamo non solo affermare ma confermare che si è trattato nè più e nè meno che di chiacchiere da bar, di piccoli azionisti della banca che, frustrati dalla vicenda, a pochi giorni dall’assemblea, ancora non sono stati convocati alla stessa dopo aver, nella mattinata, capito dal nostro piano industriale che un’alternativa reale e credibile alla SPA esiste.
Autore: Administrator
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VE L’AVEVAMO DETTO
VE L’AVEVAMO DETTOEcco la fantomatica, l’immaginaria lettera BCE che prima sarebbe arrivata a Veneto Banca (e nessuno l’ha mai vista!) e ora sarebbe arrivata anche a BpVi.
E visto che il giornale di cui sopra si permette una “traduzione libera”, noi ci permettiamo di darvene traduzione dal “gergo giornalistico” –> all’italiano.Scrive il giornale:“si renderebbe necessario adottare misure di vigilanza”1) se l’italiano non è un’opinione, il tempo condizionale significa “POSSIBILITA’” e non certezza. Per cui, in realtà, c’è scritto che potrebbe anche “non rendersi necessaria“2) Poi chiedetevi: cosa significa “misure di vigilanza”? Che arriva un vigile? Che arriva un commissario? Ma, carissimi, un commissario C’E’ GIA’, non è nemmeno socio e si chiama dr. Iorio.Tante parole per un “NON FATTO” !!!E, comunque, VE L’AVEVAMO DETTO più di 2 mesi fa che sarebbe arrivata (ma è mai partita?) questa missiva !Francamente, dai nostri giornali locali, ci attendiamo (all’indicativo presente), in un sussulto di deontologia professionale, un po’ più di originalità, di franchezza e di chiarezza. -
Banca popolare di Vicenza cosi muore pure la speranza
Sedete, spegnete il telefonino e prendetevi il tempo di leggere. Non sono le solite battute ma considerazioni precise sui numeri.
Se avrete la pazienza di fare l’attenta lettura che l’articolo merita, capirete un bel po’ di cose sia sul valore delle azioni BpVi che sul motivo per cui vale assolutamente la pena di dire #NOSPA come atto di sfiducia a un’amministrazione che, di certo, non infonde fiducia. E dopo?
L’alternativa c’è. Se volete potete venirla a conoscere il
27 feb 2016 ore 10:00 al Cinema del Patronato Leone XIII
Contrà Vittorio Veneto, 1 VICENZA.http://scenarieconomici.it/banca-popolare-di-vicenza-cosi-muore-pure-la-speranza/
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17/02/2016 Comunicato stampa
Contestiamo il messaggio che in queste ore sta circolando relativo al prezzo di recesso assegnandolo agli azionisti che non voteranno la SPA. E’ in realtà un valore di stima (un diritto) per i soci che volessero rescindere dal rapporto con la banca indipendentemente dalla SPA.
Ci riserviamo comunque il diritto di esaminare la valutazione ed eventualmente di contestarla se non risultasse corretta.
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27/01/2016 Comunicato Stampa
Oggi alle ore 12:00 l’Associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza” ha incontrato Francesco Iorio e Stefano Dolcetta. Erano presenti con noi, in veste tecnica, il dr. Fabio Lugano di Bologna e l’avv. Andrea Filippini del foro di Verona.
La riunione si è svolta, a livello personale, con toni cordiali ma, purtroppo, lo stesso Iorio, citando Eisenhower, ha di fatto confermato che la trasformazione in SPA e la conseguente entrata in borsa, sarà un bagno di sangue per i medio-piccoli azionisti e per il valore delle azioni, riaffermando tutti i nostri dubbi e timori che, ad oggi, si sono trasformati in certezze.
Ribadiamo quindi il nostro NO fermo e deciso alla trasformazione in SPA, unica garanzia oggi di tutela e di pulizia.
