Mese: Agosto 2018

Continuiamo a crescere e aumentiamo il numero di risparmiatori che ci danno fiducia….

Ringraziamo tutte le persone che si impegnano con noi nellla battaglia per i Risparmiatori Banche Venete…

In queste ore abbiamo superato la quota di 8.000  persone che ci seguono su facebook e i risparmiatori in ufficio continuano ad associarsi.

Una delle poche associazioni che a oltre 3 anni dall’inizio della nostra lotta continua a crescere nei numeri su facebook, sul sito, nelle mailing list e nel libro soci
Grazie a tutti perche i nostri sono RISPARMIATORI VERI … VERIFICABILI… c’è chi compra i like… C’è chi ci critica per le verità che diciamo… e sono molti…

Grazie a tutti per la fiducia e per aver avuto il tempo di ascoltarci e sentire molte verità che nessuno aveva voglia di urlare… Noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo. Intanto … 8.000 e oltre. GRAZIE A TUTTI !!!


Scavalcati: li piangono tutti ma non li rimborsa nessuno

Category : Comunicati stampa

Riscontriamo nuovamente in maniera positiva che quotidiani nazionali riprendano a parlare dei risparmiatori delle Banche Venete.
In particolare, in queste ultime ore come già in passato, si è affrontato il problema degli “scavalcati” … cioè i risparmiatori  che avevano chiesto di vendere le loro azioni prima del crack delle banche e che si erano visti negare la vendita a vantaggio pochi fortunati… 8 mila secondo alcune stime sarebbero le vittime di questo atteggiamento scorretto che nasconde un sistema fraudolento di gestione degli Istituti Veneti ad oggi al vaglio delle Procure.

Ebbene queste vittime sacrificali che tanto hanno fatto e fanno parlare molti di ingiustizia… da Iorio ex a.d. di Popolare di Vicenza… a illustri membri del passato regime a giornali e giornalisti a membri nei vertici delle varie associazioni…  questi RISPARMIATORI “scavalcati” ad esempio non rientrano nelle fattispecie RICONOSCIUTE nel famigerato fondo di ristoro salva risparmio aggiusta nefandezze che passa sotto il nome di fondo Baretta voluto e sponsorizzato dal passato governo e dall’Europa e oggi sbandierato da qualche associazione come panacea di tutti i mali.

Questo è uno dei tanti motivi per cui noi dell’associazione “Noi che credevamo…” siamo stati e restiamo fermamente contrari al fondo BARETTA.

E per questo motivo abbiamo chiesto a questo Governo una nuova Legge più equa.

Gli altri si riempiono la bocca e riempiono i talkshow… Noi diciamo cose scomode, guardiamo i fatti e riempiamo piazze sale e municipi.


TVA sui fatti del 20/08/2018 in Comune a Vicenza

Questo il servizio di TVA Vicenza sui fatti accaduti ieri mattina, 20 agosto 2018, in Comune a Vicenza. Oltre ai titoli i servizi sono fino a 5’30”.


Lettera all’avv. Franco Conte

Questa la lettera che abbiamo inviato oggi all’avv. Franco Conte, presidente regionale di Codacons:
https://noichecredevamo.com/wp-content/uploads/2018/08/2018_08_21_lettera_avv_Franco_Conte.pdf

con allegata la pagina Economia del Corriere della Sera – Veneto del 21 agosto 2018


Marattin (Camera dei deputati) due pesi e due misure nell’insostenibile coerenza dell’essere

Ecco la dimostrazione palese di come un rappresentante del parlamento di sponda PD si preoccupa degli azionisti della società Autostrade S.p.a. (i Benetton) possessori di azioni di capitale di rischio borsistico… Lo stesso partito che ha azzerato centinaia di migliaia di risparmiatori di società cooperative (LE FAMOSE BANCHE POPOLARI Venete per esempio). Chiediamo a questo onorevole coerenza per tutti… o dimissioni immediate !


Rucco: più fatti e attenzione e meno parole

“Esprimo soddisfazione – dichiara il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – per l’impegno preso dal Governo di emanare, entro fine ottobre, le regole per rendere operativo il fondo per i risparmiatori vittime di reati finanziari, ovvero uno stanziamento statale da 100 milioni in 4 anni attraverso il quale risarcire la mancata tutela del risparmio. Si tratta di un provvedimento vitale per migliaia di azionisti, anche molto piccoli, del nostro territorio, ai quali la mia amministrazione comunale da subito ha voluto essere vicina in modo molto concreto, dal sostegno alle famiglie e imprese in difficoltà, al supporto tecnico dato alla Commissione d’inchiesta del Consiglio Regionale del Veneto, fino alla costituzione di parte civile da avviare non appena sapremo se il processo penale alla Banca Popolare resterà, come auspichiamo, a Vicenza”.

Queste le dichiarazioni del sindaco di Vicenza che ci lasciano quantomeno perplessi non solo perché sono in contrapposizione con la linea del Governo che ha riunito le associazioni ad Agosto in vista di una nuova forma di risarcimento diversa dal finto fondo Baretta che il Sindaco Rucco vorrebbe attivo ma anche perché, come associazione più numerosa d’Italia e quindi di Vicenza, ci chiediamo dove sia il “concreto” … considerando che abbiamo fornito documenti e chiesto un incontro al primo cittadino già da qualche mese … ma nulla si muove in concreto da palazzo Trissino.
É doveroso… meno parole e più fatti.


Fino in “fondo”

Mentre molte associazioni amiche del passato regime continuano a sostenere il fondo Baretta come unica soluzione al disagio creato dalle banche venete – Fondo che ribadiamo non risolve nulla e, per capirlo, basta leggere la Legge che lo ha creato – … “Noi che credevamo…”, l’associazione più numerosa di piccoli azionisti banche venete, ha raccolto e inoltrato 1000 atti di costituzione in mora nei confronti di Consob dopo quelli inviati le settimane scorse nei confronti di Banca intesa.
Tutto questo a dimostrare che secondo noi, le strade da perseguire per avere giustizia per noi risparmiatori sono molte e devono essere percorse tutte!


L’informazione che manca…

Scriviamo queste poche righe come associazione piccoli risparmiatori di banche venete, ricordando a tutti, e dico tutti, che siamo la più numerosa associazione di soli risparmiatori d’Italia.

Il nostro nome, “Noi che credevamo nella banca popolare di Vicenza” indica l’ultima cosa a cui abbiamo creduto, Zonin & C inclusi. Se è chiaro, infatti, che siamo stati truffati come tutte le fonti di informazioni e istituzionali dicono, è anche vero che non abbiamo nessuna sentenza che lo dimostri … così come vuole … il “fondo di ristoro Baretta” che molti mass-media nazionali, assieme a molte associazioni del passato regime, vogliono promuovere.

Ricordatevi sono le stesse associazioni e gli stessi mass-media che hanno sponsorizzato la trasformazione in SPA delle due banche venete… trasformazione che, come ben ricordano i risparmiatori che parteciparono alle assemblee delle rispettive banche, noi dell’associazione “Noi che credevamo…” insieme al coordinamento don Torta, a ragione volevamo evitare!

Quante telefonate e messaggi di pentimento abbiamo ricevuto quando molti si sono accorti di aver votato la SPA sulla fiducia e di aver così contribuito al disastro finale…

Ebbene oggi, gli stessi poteri forti che hanno sponsorizzato a piene mani la SPA e ci hanno condannati all’oblio, stanno spingendo per l’attuazione del famigerato “fondo di ristoro Baretta”.

Solo questo basterebbe per non fidarsi e non appoggiarlo… se non fosse che, come per la SPA, anche su questo argomento abbiamo studiato e sappiamo che questo fondo ci ingabbierà nelle maglie delle lungaggini dell’arbitrato che dura anni alla ricerca del mis-selling, reato che riguarda pochi risparmiatori delle popolari venete.

Ribadiamo, come detto al governo Conte, che noi vogliamo un provvedimento diverso, una norma che risarcisca tutti. Se vi è stato reato contro di noi, vi è stato per tutti.

Quindi badate bene a cosa leggete nei giornali e a cosa sentite dalle varie associazioni interessate.

La nostra storia parla per noi e fino ad oggi abbiamo, purtroppo, sempre avuto ragione !

Guardatevi attorno e non vi fidate di chi già vi ha già consigliato o informato male.

Luigi Ugone,
Presidente associazione “Noi che credevamo…”


Uno dei tanti articoli che inducono a credere che l’ACF sia risolutiva

https://newsicilia.it/cronaca/pensionato-vince-battaglia-legale-banca-costretta-al-risarcimento/342740

La vera notizia sarebbe se banca Intesa ottemperasse ai giudizi dell’ACF ai quali non è obbligata in nessun modo ad adeguarsi. Invitiamo tutti i media a non vendere false speranze a risparmiatori già spossati per la lunga battaglia.

Noi attendiamo, fiduciosi, novità dal Governo Conte, che ha promesso di superare il fondo Baretta e tutti i suoi limiti per una nuova misura di risarcimento che valga per tutti.

Inoltre riteniamo necessaria un’azione diretta contro Banca Intesa (a cui abbiamo già inviato 1000 messe in mora) e chiamare in giudizio i due enti responsabili del mancato controllo.


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