Noi credevamo…
Category : Articoli Associazione
Noi credevamo:
- che entrare in Banca Popolare di Vicenza fosse un privilegio perché non tutti potevano divenire soci
- che la Banca Popolare di Vicenza fosse una banca super-sicura perché così continuavano a dirci e a scriverci
- che sottoscrivere titoli BPVi fosse la cosa più seria da fare per garantire un futuro alle nostre famiglie
- che la fiducia fosse una cosa seria
In Banca Popolare di Vicenza ci abbiamo presentato amici, parenti e conoscenti, come una grande catena di Sant’Antonio.
Noi credevamo e vogliamo ancora credere:
- che le Istituzioni sono una cosa seria
- che gli organi di vigilanza ci sono per vigilare e non solo per portare lo stipendio
- che chi sapeva e sa, in un sussulto di deontologia professionale, getti la maschera e si unisca al nostro grido (che arriverà dove deve arrivare
- che la magistratura sia un organo indagante serio e non colluso come molti media continuano a sospettare
Noi crediamo che sia ora di far pulizia.
L’11 aprile 2015, in 24 ore, con un’assemblea soci, la Banca Popolare di Vicenza ha bruciato il 6% del P.I.L. della regione Veneto.
Ora ci dicono che non è colpa di nessuno e che dovremmo ricapitalizzare la BPVi.
Siamo gente che lavora ma non siamo scemi.
E questa volta, come i più efferati lanzichenecchi non ci fermeremo davanti a nulla e porteremo questa protesta (e specialmente le nostre azioni !!!), in tutta Italia e se servirà anche in tutta Europa.
Le Banche devono imparare il rispetto per le persone. E glielo insegneremo volentieri.
Stanno già cercando di fermarci ma tu che leggi, stay tuned. Ne vedrai delle belle.
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“Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza”
GRAZIE !